UNA GATTA NERA E UN ANZIANO VEDOVO:
LA NARRAZIONE DI UN'AMICIZIA SPECIALE CHE DÀ IL VIA A UN'ESPERIENZA CHE PROFUMA DI GENTE E STORIE, E DONA NUOVA DIGNITÀ ALLE PICCOLE COSE IN UNO SCENARIO IMMENSO COME UNA GRANDE CITTÀ... E, SOPRATTUTTO, LA VITA STESSA
Testo di Angelo Petrosino
Illustrazioni di Sara Not
ANGELO PETROSINO
Da più di trent’anni scrive testi per ragazzi; lui che
i ragazzi li ha conosciuti davvero, grazie al suo passato da insegnante. Si è
occupato anche di giornalismo e traduzione. Attualmente collabora con la
rivista «Pagine Giovani».
SARA NOT
Sara è mamma di due ragazzini, e anche di “Micia”… la
musa ispiratrice che ha portato alla creazione dell’immagine meravigliosa della
Gatta Ludovica. La Not collabora con le più grandi case editrici italiane, ma
il suo lavoro frizzante, espressivo e unico è arrivato anche oltreoceano.
LE
AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA
INTRODUZIONE ALLA TRAMA
Ph Francesca Lucidi
Targata Einaudi Ragazzi, e pubblicata nel 2020, questa
storia è un contenitore di realtà straordinario. Attraverso gli occhi e i
pensieri di Gatta Ludovica, e grazie alla sua profonda amicizia con un anziano vedovo, riusciamo a visitare angoli, piazze; piccolezze e
magnificenze della città di Torino. Il viaggio più intenso, però, è quello nelle
vite delle persone, dei numerosi soggetti che esprimono bellezza, bruttezza, crudeltà…
ogni sfumatura dell’animo e ogni lato delle azioni. Ludovica è la discriminante:
la gatta osserva, interagisce, interviene e PARLA.
Ludovica è una gatta nera, una gatta di strada
abituata a cavarsela da sola e ad assaporare la libertà con le sue dolcezze e i
suoi aspri imprevisti. Ma la piccola fiera felina, dagli occhi grandi e svegli,
incontrerà chi non è così selvaggio ma che come lei conosce le difficoltà, la
resilienza, e anche la solitudine.
AMELIO è un anziano ultraottantenne, vedovo. Ah! La
sua amabile moglie mancata da poco ancora riempie le giornate del vecchietto popolando
le ore di ricordi, e parlando attraverso vividi sogni che spargono malinconia
ma permettono di mantenere vivo un amore potente che continua a illuminare la
vita di Amelio.
Una notte, Luisa, la moglie di Amelio, propone al
marito una rivoluzione: adottare una gatta.
L’anziano e dolce insegnante in pensione sa tutto sui
libri, ma non molto di animali. La sera, spesso, si ferma a guardar fuori,
godendo del fresco. La notte gli anziani sembrano esser curiosi e in allerta,
quasi come i gatti.
Una donna ogni sera arriva con le sue sporte e nutre
una colonia di mici, che spuntano fuori dal nulla al solo sentore dell’arrivo
della loro benefattrice. Quale migliore aiuto per la missione di Amelio!
La donna è chiara: NON VENDE GATTI. Ma i due individui
soli, gentili e sinceri entrano subito in sintonia; con i modi semplici e i gesti
concreti di chi conosce la vita e non si perde in chiacchiere. Posso
rassicurarvi che Amelio riesce a soddisfare il suo desiderio, prima, però, bisogna
procurarsi tutto il necessario per curare un micio. Un anziano sa essere
meticoloso, perché sa che la distrazione può essere pericolosa e la casualità fa
perdere tempo e confonde. Una piccola attesa, delle schiene un po' malandate.
Basta una panchina per aiutare un’annusatina, ed ecco che Ludovica è già sulle
gambe del suo nuovo padrone. La donna lo aveva detto che aveva proprio in mente
un animale adatto per l’anziano; bisogna però ricordare che un gatto ha i suoi
tempi… e che probabilmente sarà lui a scegliere voi, e non il contrario.
Ph Francesca Lucidi
La convivenza fra i due va a gonfie vele: dopotutto Ludovica
parla e Amelio la capisce. Badate bene che la micia non proferisce parola con
chiunque.
Le istruzioni si susseguono: occuparsi di un gatto richiede il precisissimo adempiere a una serie di gesti e abitudini, poche ma chiare e imprescindibili. Amelio si racconta e ascolta la sua micia. Dopocena porta la gatta con sé e vanno verso la scuola: dove di giorno si consuma chiasso e un pizzico di pericolo, ecco che di notte c’è quiete. La gente guarda in modo strano l’anziano che gira incappottato con in braccio una pelosa gatta nera dagli occhi grandi. A loro due non importa, dopotutto entrambi conoscono il vero valore delle cose, del tempo e della libertà di pensiero.
Purtroppo, un giorno, Amelio inizia a tossire, tossire
forte. La diagnosi è chiara e richiede un ricovero in ospedale. Di certo
Ludovica non viene lasciata in balia dell’abbandono; c’è chi pensa a lei… ma
non basta. Qualcosa nella micia inizia ad architettare, a pensare e rimuginare.
Una fuga fulminea e inizia l’incredibile avventura di una gatta che non si gira
mai dall’altra parte davanti a un cattivo; non si piega ai pregiudizi; ringrazia
chi si comporta bene e sa confortare i cuori soli e le anime afflitte. Ludovica
salva vite, sgomina malviventi e riesce a far scattare allarmi delle macchine
saltando dalla cima di un albero (ma che male le anche!).
Ph Francesca Lucidi
Il suo cuore, che batte fortemente sotto il folto pelo
nero, corre tra la gente ma non può fare a meno di anelare il grembo di Amelio.
Riusciranno a riunirsi? E vi sembrerebbe incredibile se vi dicessi quanti manigoldi,
superstiziosi e gretti individui farebbero del male a un povero gatto, specialmente
se nero.
Tenetevi forte: mortadella, tonno, occhi attenti e altruismo.
Questo il bagaglio per scorrazzare con Lodovica.
ANALISI
I TEMI: COSE SERIE PER UN GATTO E PER UNA PERSONA!
“I
PENSIERI LI REGALA LA VITA. I LIBRI CONTRIBUISCONO A PERFEZIONARLI.”
Quale migliore citazione di questo testo da mettere davanti
a voi. La storia di Ludovica è, infatti, soprattutto una storia fatta di tante
storie, di tante esistenze che si intrecciano tra loro o si stagliano nel loro
vuoto o nella loro vita grigia, priva di autonomia, efficacia o avventura. In realtà
la solitudine pare un filo rosso che si interseca con altre decine di colori
fatti di come il mondo va; soprattutto oggi, se consideriamo certi fattacci che
andremo a leggere. Alcune trame sono sbrogliate, morbide, persino luccicanti!
Ognuno di noi ha questo filo che fuoriesce dall’animo e si incontra con quelli
degli altri: ci incastriamo, creiamo disegni meravigliosi, ci uniamo per rafforzarci.
Dalla matassa potreste fare una bellissima copertina
per un micio, i gatti adorano le attenzioni: ma che siano gratuite, mi raccomando!
Ludovica ci insegnerà anche a fare del bene, a perpetrare la cura o la cosa
giusta senza aspettarsi applausi, stando nell’ombra e gioendo solo di un una
buona mangiata, una carezza o un giaciglio sicuro. Ricordate, LE FUSA NON SI
FANNO A COMANDO! Le relazioni di questa gatta, che durano magari una
manciata di minuti, sono più autentiche di molti rapporti o interazioni a cui
siamo abituati: non vi è “merce di scambio”, non vi è falsità o pregiudizio. Un
compagno per un sorriso può essere un barbone, uno zingaro, un macellaio malvisto
dalla gente; un prete e persino un carabiniere. Quest’ultimo potrebbe farci
comodo perché il mondo è pieno di ladri e scansafatiche che vogliono fare del
male agli altri per non usare zucca e schiena lavorando onestamente
(tranquilli, qui ci penserà Ludovica).
I personaggi riescono a essere perfettamente
tratteggiati in poche pagine, i diversi capitoletti sono finestre sul mondo
verso il quale siamo distratti, costantemente. Potessimo ascoltare una madre
che parla con il figlio malato, potessimo farlo veramente con attenzione,
sapremmo “ascoltare” nel modo giusto; sapremmo cosa fare? Tentiamo spesso di
essere grandiosi andando alla ricerca di manifestazioni plateali e frasi perfette
per ogni occasione, quando una carezza può smuovere energie grandissime; va
bene anche una strusciatina se siete gatti.
L’autore ci accompagna nella riscoperta dei gesti
piccoli, e delle cose fatte con calma riscoprendo il raro gioiello della semplicità;
il tutto in uno scenario immenso: una grande città e la vita stessa.
“Domani
ho in mente di cucinare il minestrone. Non uno di quelli già pronti che si
vendono nei supermercati. Lo preparerò io, una verdura dopo l’altra.”
Cristina è la vicina di Amelio, una donna semplice, una casalinga non particolarmente istruita ma entusiasta della vita e del suo ruolo. Una persona generosa che aiuta i vicini, che tagliuzza verdure e non manca di essere curiosa anche riguardo i libri e la cultura di Amelio. L’anziano non si trincera dietro alle conoscenze che può aver maturato un insegnante, al contrario non canzona mai Cristina e la invoglia anche a provare a leggere. L’autore propone diverse riflessioni sull’amore per la lettura e il rispetto per essa; perché i libri non sono un lusso per pochi o una medaglia al valore, sono anzi “valori” aperti a tutti, democraticamente. Un vecchissimo libraio sarà anche preoccupato per le sorti della sua bancarella di usati: il nipote scansafatiche butterebbe tutto chissà dove… e poi i libri regalano tempo prezioso e sono dilatatori verso eternità che riescono a persistere grazie alla dedizione di chi ancora vuole ascoltare le parole degli scrittori, i tormenti dei poeti, il tutto da ogni epoca.
“Sì.
Il tempo è una ricchezza che ci è stata sottratta.”
Questo libro è anch’esso una dimensione, una visione
che permette di ridurre le preoccupazioni ambiziose, di riscoprire l’amicizia
sotto ogni forma. Tutti i luoghi nascondono tesori e amore, ma anche insidie.
Il segreto sta nello sguardo, nel punto di vista che questa storia permette di
farci moltiplicare, ampliare.
Un buon bicchiere di latte fa felice un gatto, un
anziano e un bambino. Dicono che i vecchi ridiventino lattanti, bimbi piccoli: il
cerchio della vita è una cosa di tutti, ma troppo frequentemente ignoriamo chi
sta attraversando fasi diverse dalla nostra, corriamo dietro a impegni che ci
assorbono totalmente fino ad arrivare a dimenticare un neonato in auto. LE
AVVENTURE DELLA GATTA LUDOVICA è una profonda riflessione sul tempo, sul vivere
e sul morire.
Una buona vita porta a una buona morte, qualcuno ha
detto una cosa del genere. Alzate i baffi e le antenne:
“E
che cosa hai pensato?
Che
non bisogna sprecare nemmeno un minuto delle nostre giornate […]”
Ph Francesca Lucidi
Buona lettura, ringrazio di cuore l’autore per avermi
inviato il suo libro.
Godetevi anche le illustrazioni, non mancheranno di procurarvi seria commozione, un riso potente e una tenerezza avvolgente.
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