venerdì 23 ottobre 2020

MILLE TEMPESTE

UN DARK FANTASY

 di 

TONY SANDOVAL 

Ph Francesca Lucidi

INTRODUZIONE

A circa cinque anni dalla sua nascita, ecco che MILLE TEMPESTE di Tony Sandoval torna con una nuova edizione 2020 targata, ovviamente, Tunué.

Ricordo che la Tunué si occupa delle pubblicazioni di Tony Sandoval dal 2011.

Vi parlai già di questo autore e illustratore quando discorremmo de IL CADAVERE E IL SOFÀ, graphic novel datato 2007 e pubblicato in Italia da Tunué nel 2011 e nel 2014. Per la biografia dell’artista basta cliccare QUI: verrete reindirizzati al contenuto che vi ho citato così potrete conoscere la curiosa e coraggiosa vita di Tony Sandoval, e saperne di più sulle sue idee di stile; in ogni modo qui torneremo su alcuni punti.

CENNI SULLA TRAMA, AFFACCIANDOCI APPENA OLTRE LO SPAZIO DI DUE ALBERI UNITI

Lisa è una giovanissima ragazza dall’aspetto diverso… dalle abitudini inusuali. Sua madre è morta e suo padre è separato da un “fossato”, così si dice; non capiamo dove sia il genitore, fatto sta che Lisa vive con la madrina e con il figlio della donna, Bruno.

Lisa passa le sue giornate un po' distaccata dai gruppi dei suoi coetanei che giocano per le strade. Anche lei gioca in giro, ma preferisce i boschi, la sabbia, l’erba e soprattutto i sassi. Sì, lei colleziona sassi strani e ossa: passione piuttosto bizzarra per chiunque.

 Lisa ha diversi segreti, uno la preoccupa particolarmente: ama ancora giocare con le bambole, si affretta a nasconderle quando viene scovata da qualche amico che tenta di convincerla a unirsi al gruppo, si vergogna molto quando la madrina le comunica di averla scoperta e la rimprovera. Il rimprovero della donna è, però, amorevole: invita la ragazza a trovarsi un lavoretto e le propone un posto da cameriera; la conversazione avviene mentre la madrina medica le mani ferite di Lisa… beh, la ragazza è passata in uno strano portale. Durante una delle sue scorribande, Lisa è attirata da un albero doppio, diviso in due tronchi… sembra quasi ricordare una porta, delle voci sembrano chiamarla, lei passa oltre e si ritrova in un “dove” diverso. Niente pare troppo strano alla sua curiosa attenzione che viene indirizzata verso uno spaventoso teschio, apparentemente animale, al quale Lisa asporta con difficoltà i denti… dato che quella testa morta parte non volersi far prendere.

Mentre la madrina le medica le mani, e Lisa nasconde i piedi sporchi, stretti nelle piccole infradito, la ragazza non pensa alla sua avventura ma più all’impellente problema del dover crescere. La conversazione fra le due è sotto gli occhi di qualcuno che si nasconde nell’ombra: Bruno. Il ragazzo è un integerrimo individuo dedito allo studio, invidioso dell’intelligenza di Lisa che pare non necessitare di troppo sforzo nei compiti.

Bruno ha un piano: dimostrare che Lisa non è solo strana… ma è, soprattutto, una strega.

La ragazza inizia a lavorare, a servire ai tavoli in un locale poco attraente e tra visi segnati dal tempo che ricordano di segnali di sciagura, di strane cose viste e avvertite: si sa, c’è sempre qualche strano personaggio del paese che afferma cose a cui nessuno vuol credere. Le giornate si susseguono tra il servire caffè e il passaggio oltre gli alberi: qualcuno sussurra “Regina”, altri oscuri personaggi inneggiano a un nome, a Ojdre; strane organizzazioni si adoperano, schiere si organizzano e qualcuno rivuole ciò che è suo.

Tra anormali dimensioni, tra segreti e lontananze non spiegate, continua la vita di una normale preadolescente. Il corpo di Lisa sta cambiando, qualcuno nota il suo seno e avrà anche l’ardire di volerlo toccare! Lisa è ingenua, pura… ma i suoi naturali istinti pizzicano, così come la curiosità e l’impavida ricerca di un posto diverso, magari dove sentirsi meno fuori posto.

Juan è lì, a portata d’occhi. Lisa lo nota e pare arrossire sul suo colorito cinereo. I due si parlano, e Juan si rende per la prima volta conto della straordinaria bellezza della ragazza dai capelli bianchi. I due si baciano: è quasi una “tempesta”, Lisa scappa… e proprio una tempesta determinerà il destino di Juan.

Lisa attira l’attenzione dei maschi, ma non tutti hanno intenti bonari. La “caccia alle streghe” è stata organizzata. Bruno, però, nonostante controlli la purezza dei suoi adepti, adoperandosi anche con acqua benedetta, non riesce a controllare gli altri “cacciatori”. Alla fine, a dei ragazzini interessa davvero prendersela con una loro coetanea in modo così crudele? Poi Lisa è così bella, e anche gentile, trasognata.

Chi voleva scacciare un male che ai nostri occhi pare inesistente, con finalità tutt'altro che disinteressate, forse farà un passo di troppo. Chi riuscirà ad arrivare tra le case e, soprattutto, tra i bambini?

Un uomo vestito di nero torna, porta con sé una borsa. Una lotta, morti e patti. La storia di Lisa vi porterà in un mondo fantasioso ricco di simboli alti, e significati quotidiani che hanno la loro dignità e la loro magica importanza.

Non aspettatevi tutte le risposte: Sandoval è un maestro delle sfumature e degli orizzonti ampliati.

La fantasia spesso non mette tutti i punti, come la vita reale.

ANALISI E CONSIDERAZIONI

Sandoval propone il suo stile pittorico, i lievi tocchi dell’acquerello rendono questo piccolo volume un portale verso uno dei mondi dell’autore, che sempre nascondono infinite evoluzioni, tumulti, attraverso il racconto delle vite di adolescenti mossi da pulsioni naturali… pur in situazioni dolorose, innaturali e scioccanti per chiunque.

Aprendo MILLE TEMPESTE veniamo accolti da una copertina che anche internamente presenta personaggi e scenari, seppur abbozzati. La storia inizia con ovali irregolari che, dividendosi gli spazi, introducono al personaggio di Lisa, con le informazioni che per lei contano di più: la sua passione per sassi strani e ossa, il padre misteriosamente assente; la morte della madre magistralmente nominata nel contesto di una illustrazione che vede Lisa dibattersi in acqua per poi uscirne. Abbiamo davanti un chiaro emblema della nascita, dell’elemento materno, dell’atto generativo.

Ph Francesca Lucidi

 Questa introduzione divide la nostra comprensione tra le informazioni esplicite e le scene mostrate dalle immagini, a loro volta divise tra i gesti immediati e i simboli.

Come gli è consueto, Sandoval parla di giovanissimi, della loro crescita fisica e del loro andar per il mondo con un fare ancora trasognato, con ancora la facoltà di vedere e sentire in modo amplificato.

Caro all’autore è il ruolo della leggenda e del fantastico, che nella cultura messicana fa parte della vita delle persone in modo capillare. Le origini di Sandoval si ritrovano nel modo di pensare dei personaggi, nelle umili case, nei tavolacci che ricoprono tutto; nelle orde di ragazzini che vivono la strada e il vicinato, e ancora corrono a fare piccoli servizi per la famiglia.

In questa cornice familiare si aprono tre panorami: il mondo appartato e misterioso di Lisa, una ragazza albina additata come “figlia del diavolo”, che è felice nel suo spazio fatto delle cose che le piacciono; ci sono creature terribili che voglio uscire dalla loro dimensione; c’è la vita di una comunità dove il pregiudizio è presente anche tra i ragazzi. Gli stereotipi diventano una “caccia alle streghe”, un po' per gioco per alcuni, e tanto per invidia nel caso di Bruno.

Questi spazi divisi entreranno in contatto tramite i due grandi motori dell’azione: l’amore e l’odio.

In Sandoval si vedono spesso i primi amori, i primi approcci fisici mostrati in modo esplicito attraverso le illustrazioni; il fatto, però, non appare volgare ma tenero, e risulta dolcemente naturale.

MILLE TEMPESTE mostra gli sconvolgimenti atmosferici dei sentimenti, del male e dell’amicizia.

Ph Francesca Lucidi

Purtroppo, qualcuno ci rimetterà la vita. Per qualcun altro, invece, la vita cambierà per andare incontro al destino. La sorte di Lisa è segnata?

Una caverna pronuncia sussurri, e il futuro aleggia tra fantasmatici flash.

Sandoval riesce a trattare dell’umanità scardinando le porte del sogno e dell’incubo. Ciò che resta è sempre la scelta, le azioni. Le sue produzioni restano spesso sospese, come una giovane vita che dovrà, da sola, prendere le proprie decisioni. Anche il lettore dovrà un po' creare il futuro della storia…

Personalmente avrei preferito saperne di più, magari più avanti… chissà!

Consiglio questa lettura a chi ama il fantasy, il dark e le storie di vita quotidiana; anche se la quotidianità di Sandoval è sempre aperta verso l’incredibile, la tensione, l’orrore.

Un elmo e dei gelidi occhi color ghiaccio. Anche questa volta, le oscure invenzioni di Sandoval restano fedeli alle proprie peculiarità rinnovando i tratti in relazione a personaggi, emozioni ed effetti.

Alla fine del volume potremo anche dare un fuggevole sguardo a un contenuto “BONUS”, a voi la scoperta.

 

 Ringrazio la Tunué per la copia inviatami. 

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