giovedì 10 dicembre 2020

ANIMA ANTICA

 UN ROMANZO SULLA MAGIA, UNA RIFLESSIONE SULLA MEMORIA E IL POTERE INTERIORE; ATTRAVERSO RISVOLTI DAI MILLE GUSTI

di 

MONICA MARMENTINI

Ph Francesca Lucidi

L’AUTRICE

Monica Marmentini vive tra le sponde del Lago di Garda e del Lago d’Idro. Una lettrice appassionata, un’anima in ricerca. Il fantasy ha sempre stuzzicato qualcosa nel suo stomaco, una fame atavica, una necessità di attraversare storie vecchie, piene di vite straordinarie da parer solo frutto di una fantasia magica. Quella fiammella al centro del suo corpo si è evoluta, in viola splendore ha portato in superficie una necessità: scrivere Anima Antica.

Nonostante Monica si destreggi tra vari generi, ha trovato la verità nelle visioni fantastiche che tanto la affascinavano; ora parla ai nostri petti, alle nostre aure imprigionate in una “realtà” che cela altro. Monica ha saputo raggiungere la sua energia per inondare il lettore curioso, puro e aperto a viaggi che richiamano le radici dell’umanità, del bene e del male, dei comportamenti e dei poteri che muovono le ere, aldilà di ciò che appare in un frenetico organizzare delle ore.

Monica Marmentini ha il talento del narrare, non solo assemblando parole ma evocando vere e proprie cerimonie di elevazione, purificazione, liberazione. Nella semplicità mostra una grande forza.

ANIMA ANTICA

INTRODUZIONE

Edito nel 2019 da Genesis Publishing, questo romanzo è avvolto da ombre e profili che da una copertina violetta ci introducono a domande che avranno soddisfazione in una narrazione che ti prende per mano, dolcemente. Materne attenzioni, amorevoli cure per il lettore che viene catapultato in una storia comune a tutti, in partenza; i risvolti sveleranno cose che ancora si ha bisogno di raccontare, evocare.

La riappropriazione è il diritto che si rivendica e afferra ad ogni pagina. Un narratore che si avverte subito come femmineo, almeno così mi ha dettato l’istinto, accompagna i personaggi verso un’evoluzione “potente” che può far giungere il lettore a un cambiamento. Disfatte, capitomboli fortuiti, voci dal bosco… piano piano una vita pare mutare e, come sempre accade, mette in moto energie e vite plurali.

Se prestiamo ascolto, attraverso numerose domande, considerazioni semplici quanto difficili per una mente focalizzata nella gabbia degli impegni, posso assicurarvi che magari potrete prendere decisioni, finalmente.

Un libro di estrema dolcezza e indomito coraggio, di commozione e magia:

“La magia è ovunque nel mondo,

per chi ha occhi per vederla.”

Conoscerete questa magia in un modo leggiadro, altre volte spietato. Un fantasy che profuma delle cose belle e vere della vita. A me piace pensare che sia tutto vero, anzi, non stento a crederlo.

Sì, potrebbe parlare di streghe, ma nel modo più rispettoso e profondo che si possa desiderare.

Anime, iniziamo questo altro cammino… dopo altri che forse non ricordate, ma forse potreste veder riaffiorare.

TRAMA E TEMATICHE

Adele, una ragazza educata, amata, non particolarmente appariscente ma sicuramente speciale. Una carriera prestigiosa, una vita in città per lei e il marito Samuel; entrambi presi tra scadenze, progetti professionali, affitto, mondanità. Inviti a cena, obblighi sociali. Tutto fila liscio, su una superficie asettica e lucida, abile a far scivolare chi sbaglia un passo. A riscaldare una vita senza tempo, o meglio con un tempo che si percepisce in saltuarie boccate di libertà dall’orario lavorativo, l’amore. Samuel è bello e desiderato dalle donne, ma lui ha scelto Adele… come anche il destino, che a un tratto si presenta alla porta della giovane, perché è giunto il tempo. Siamo sempre capaci di aprire la porta e accogliere un invisibile ospite che sopraggiunge per restare, rimestarci dal di dentro?

Amanda, la madre di Adele, annuncia alla figlia che la vecchia casa di nonna Amelia deve essere venduta. A Adele la scelta: liquidare la parte degli zii o dimenticare e continuare la propria vita tra muri stretti che sembrano non esseri adatti ad alcun proprietario. Amanda sa, avvertiamo qualcosa che aleggia nelle parole della donna che sentiamo a disagio, sempre, anche se è piena di amore e attenzioni per la dolce Adele.

La ragazza ha già scelto, Samuel adora il non poter nulla contro l’entusiasmo della sua sposa.

La vecchia casa della nonna pare nascosta nel tempo, nella natura. Ogni muro, finestra o poltrona promette storie, calore… ma nella realtà il tutto richiede davvero un gran lavoro. Qualche conto, una calcolatrice e un computer, una strada percorsa tra i ricordi che timidi cercano di sfiorare le spalle di Adele.

La vita accade sempre mentre stiamo facendo qualcosa di altro: programmare, quale vezzo umano così lontano dal destino che essendo perpetuo non se ne cura.

Un ricettario rosso inizia a fare l’incantesimo che ci cingerà tra profumi, ingredienti, procedimenti e trucchetti golosi. Il tempo in quella casa sembra davvero tornare a mostrare il suo manto argenteo e non la marcia serrata che in città rimbomba nella teste di chi è nudo e grigio in un successo forse apparente.

I cambiamenti sembrano terminati? No. Una corsa in bicicletta si concluderà quasi addosso ad una donna sbucata dal nulla, da un sentiero “segreto”. Tea entra nella vita di Adele, con la sua bottega di erboristeria, con infusi e tazze fumanti che circondano Adele che inizia a sentire cose mentre l’amica, snella, bella, nota, la introduce a considerazioni e domande che iniziano a volteggiare a braccetto con le immagini di nonna Amelia, la nonna che dalle mura della vecchia casa sembra richiamare a una ricerca, a uno sforzo di memoria che esula dal semplice organizzare una lista di cose da fare da rimembrare per bene.

Dopo qualche week end, dove avremo il piacere di godere di fiere natalizie, di sentire il gusto di un bacio al sapore di frittelle dolci, ecco che, seduti con ancora addosso l’odore delle castagne sugli abiti, dobbiamo assistere al disfacimento dell’ordinaria e ordinata vita di città di Adele e Samuel.

Qualcosa deve finire perché altro possa iniziare. Un male apparente può contenere la luce, che sempre trova spazio dopo l’oscurità. In realtà saremo tutti parecchio felici. Bagagli pronti! Ci sono legna da ammassare, stufe da rimettere in moto, un forno da far lavorare a pieno regime.

Una donna in carriera si ritroverà a creare dolci che renderanno felici tante persone, la vera amicizia si mostrerà aldilà dello sfarzo e del chiasso. L’anzianità si farà spazio con le sue risposte: Corinne, la nonna di Tea, la donna che compare sempre al momento giusto e sarà davvero necessaria. Adele in quella casa inizierà a sentir brulicare qualcosa che può spaventare, ma che fa sentire così vivi, potenti.

Il sogno è uno spazio dove gli antichi credevano si celassero molte più verità che nella veglia. Incubi, volti, premonizioni, viaggi astrali. Un corpo che si stacca da sé stesso per ritrovarsi in epoche lontane.

Tea sembrava avere ogni risposta alle stranezze aveva iniziato ad avvertire, Adele, poi, sarà la vera sapienza che sofferentemente gira le sue pagine dal libro della via, della memoria, del potere. Anche libri fisici dovranno essere ben scrutati, e anche cercati. Corinne compare quando ce n’è bisogno, ma non pensiamo di poter trovare noi stessi nella sapienza altrui, il cammino è solo nostro, e si parte a ritroso per poi volare alto… dove forse una “guida” ci riporterà verso la verità. Anche la felicità non è sempre frutto di una ricetta ben eseguita, anche se Adele ormai in quel campo ha preso la mano, grazie al ricettario rosso lasciato da nonna Amelia. La felicità può interrompersi con una telefonata, la morte può sedersi allo stesso tavolo della gioia, dell’evoluzione. Cosa possiamo fare noi? Qui entra in campo un po' di fantasia, ma potrete scovare metaforici insegnamenti a una resistenza e a un’antifragilità fuori dal comune.

Gli occhi, badate bene agli sguardi di chi incontrate: qui ogni sfumatura riporta immagini sfuggenti; passione, terrore.

Il viaggio è lungo. Ci si può rasserenare su una poltrona azzurra, quanto bruciare tra le fiamme della stoltezza sanguinaria dell’ignoranza.

Riflessioni profonde sulla famiglia, storie parallele, segreti e sussurri. Radure e tragedie che sembrano non capitare mai per caso. Vita per vita una storia si continua a raccontare. Scelte dolorose o amori trionfanti. Ognuno ha il suo cammino.

Cos’è un’Anima Antica?

La risposta la troverete tra pagine. Sappiate che l’autrice ha una conoscenza profonda di ciò che dice: magari potrete iniziare ad organizzare un diario, appuntare riflessioni, spunti, informazioni storiche. Il paganesimo non fa parte solo delle lezioni di storia, così superficiali sull’argomento, ma è un termine che racchiude persone vissute o morte nell’autenticità di una vita votata ad ascoltare il mondo con rispetto, a toccare gli altri e le cose con l’amorevole cura di una madre… così come la Natura fa con noi: protettrice, insegnante, severa mentore, crudele allenatrice.

L’intera trama scorre sulle radici dell’essere.

Seguite Adele, cambierete, forse.

Per saperne di più dovete varcare il viale, dopo aver aperto la porta alle Anime Antiche; forse lo siete anche voi.

ANALISI, CONSIDERAZIONI E DOLCI SORPRESE

ANIMA ANTICA è un profondo percorso all’interno della memoria, personale e non. Palmi su palmi donne raccontano ad altre donne origini, conoscenze, significati. Le generazioni vengono attraversate grazie al tocco dell’autrice che riesce a tirare i fili dell’inconscio, a parlare di profondità che richiamano la storia: modernità, saghe familiari, dolori tangibili e orrori lontani che riportano all’Inquisizione, al soffocamento delle antiche sapienze e delle genti dei boschi.

Attraversiamo paesini del nord dell’Italia, sentiamo foglie sotto i piedi, avvertiamo l’odore dell’umidità che emana da acque primigenie che possono simboleggiare tranquillità, o un elemento che richiama a gran voce le “sorelle” che parlano attraverso lingue dimenticate, danze, braccia rivolte al divino affetto che il Tutto può manifestare a chi sa invocare la forza.

La magia è reale: si possono conoscere le radici e le motivazioni del paganesimo; si conoscono le streghe per ciò che erano… donne, persone depositarie di rimedi, cure, ascolto e legame con il potere generatore dell’umanità e della Natura.

La scrittura accompagna dolcemente accogliendoti in vicende zuccherose intervallate da amari eventi: lo Yin e lo Yang, il freddo e il caldo si fanno spazio tra gli accadimenti e le stagioni.

Ci si sente parte di ogni cosa, da una cena tra amici, al sentore di una pizza filante, all’angoscioso silenzio di un ospedale. Non c’è sempre il lieto fine, non immediato. Una bambina si pone il problema dell’affollamento delle anime nell’aldilà, quale potrebbe essere la risposta? Avete mai avuto una strana sensazione conoscendo persone nuove, guardando posti mai visitati: appartenenza, pace o paura. Solo scherzi della mente? Quando diciamo “me lo sentivo” che valenza potrebbe avere?

Monica conosce ciò di cui parla; fa vivere ai propri personaggi viaggi astrali, riti, ipnosi. Dietro ogni pagina si evince un lavoro di studio che probabilmente parte prima della nascita del romanzo.

Alcune parti sono come lo scialle rosso che Adele si getta addosso, guardando lo spettacolo che dalla sua finestra la chiama e la riconosce… lo scialle della nonna, sì. Altre parti sono luci nell’ombra, perché nell’ombra devono agire molte cose, non per il male ma per esser sicure di non essere viste ma percepite, e di fare un buon lavoro. Ombre e luci lavorano all’unisono, e noi ci troviamo a farci domande sui nostri desideri, a scrutare all’interno per comprendere se ciò che vediamo all’esterno è ciò che dobbiamo perseguire, ciò che ci rende “fecondi”.

Cosa davvero desiderate? Quando vi siete fermati, l’ultima volta, ad ascoltarvi?

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A corredare la magia di un romanzo che è diario, memorie, grimorio (scoprirete cos’è) tre ricette da provare. Io ho accettato la sfida, o meglio l’invito. Sentire il sapore di ANIMA ANTICA è possibile… non ho mai letto un libro che abbia anche un gusto vero, non figurato.

Da parte mia e di Monica, vi lascio la ricetta della TORTA AL CIOCCOLATO. Per le altre dovrete prendere con voi questo volume. Se volete fare qualche modifica credo non sia un problema, ognuno ha le proprie “formule”. Io ho inserito tre uova e ho sostituito il burro con la margarina agli Omega3. Per avere un cuore caldo seguire alla lettera i diciotto minuti di cottura, per una torta adatta ad accogliere qualunque cosa possa fumare da dentro una bella tazza aumentate i minuti almeno a venticinque.

Ph Francesca Lucidi

RINGRAZIO MONICA per avermi dato la possibilità di leggere il suo bellissimo libro. Credo che molte parti le rileggerò più volte; le ricette verranno inserite nel mio quaderno personale degli intruglietti gustosi.

 

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