mercoledì 15 dicembre 2021

L'EREDITÀ DI CHRISTINE

di 

LAURA USAI

Ph Francesca Lucidi

Anno di Pubblicazione 2021

Edizione 1°

Editrice AUTOPUBBLICAZIONE

Prezzo €9,52 al momento dell’acquisto

Formato in copertina flessibile

Num. Pagine 209

TEMI

Che significato può avere un cambio d’abito? Stoffa color verde bottiglia cinta da bianchi pizzi, una appena percettibile porzione di petto che si mostra al mondo dopo tempo. Un respiro che si fa più profondo, forse per sollievo… più certamente per inquietudine verso un futuro pieno di possibilità e per questo incerto. Ambientazione vittoriana per un romanzo di formazione; una ragazza, Christine, colpita da un grave lutto che lascia in eredità sospensioni, gesti mancati.

 La giovane fanciulla si fa intrecciare i biondi capelli mentre i cavilli si sovrastano l’un altro nella testa, e nello spirito che ancora cerca ciò che mancò. I ricordi non smettono di porre domande.

 La famiglia: il luogo da dove veniamo, e se proprio lì si affollano i buchi neri ecco che l’intero firmamento del nostro cielo si spegne.

Christine si trova sola; la tenuta di Cornfield Hall la accoglie in una famiglia pacata, gentile. Le emicranie del padrone di casa, le velleità artistiche della figlia maggiore e le marachelle dei più giovani Williams fanno da sfondo a giornate tutte uguali: senza entusiasmo, affetto accolto o dimostrato, tempo. Ma proprio il tempo viene scosso dalla melodia di una suonata di pianoforte a quattro mani: il Signor Lawrence, con i suoi neri capelli che si scompigliano all’unisono con le emozioni, torna dalle sue missioni marittime per affrontare l’oceano più cristallino e profondo: il cuore di Christine.

I biscotti del tea del pomeriggio della Signora Williams acquistano nuovo sapore. L’esistenza della nostra protagonista sembra guadagnare terreno rispetto alla noia, alla stasi… e come spesso accade quando si avverte che gli eventi iniziano a muoversi per dritto ecco che una curva spunta all’improvviso: l’avvocato Bailey si fa messaggero di una rivelazione scioccante. 

Segreti di famiglia, tombe che nascondono dolori insanabili, passioni rivoluzionarie: ecco, proprio una visione riformista è il medicamento a un periodo storico crudele con i poveri, i lavoratori. Quando le donne esistono solo come una sbiadita ombra degli uomini; le Workhouse mandano tanfo di vergogne; gli intellettuali imbracciano la penna per denunciare ciò che gli occhi dell’uomo comune scelgono di non vedere, o di accettare con muta disperazione. Specialmente lo sguardo delle classi più “privilegiate” pare paralizzato in convenzioni asfissianti che foraggiano scelte difficili, dure; perdonabili?

Una lettura ben congeniata, originata sicuramente da un grande amore per la letteratura dell’epoca. Il secondo Ottocento e le sue eroine che possono aver mancamenti certo, ma che sanno anche rialzarsi con fiera convinzione per trovare il proprio posto nel mondo cambiandolo per tutte noi donne. 

DALLA QUARTA DI COPERTINA

Il suo tentativo di dipanare i fili che avvolgono il misterioso passato dei suoi genitori la condurrà alla scoperta di segreti dolorosi e verità sconcertanti. Nel frattempo, la presenza del Signor Lawrence si rivelerà sempre più determinante […]

L’AUTRICE

Laura è nata con l’amore per i libri, per la scrittura. Legge e compone avidamente fin dalla tenera età. Una scrittrice giovane che produce molto materiale, e se lo pubblica da sola. 

Nel 2017 esce il primo racconto GLI OCCHI DEL DISINGANNO. Nel 2019 viene alla luce il fantasy IL SEGRETO DELLA CURATRICE, che ha un grande successo tra i lettori di Amazon, piattaforma attraverso la quale la Nostra pubblica i suoi lavori. 

Nel maggio del 2020 esce il racconto MAITE, dai toni più romantici. L’EREDITÀ DI CHRISTINE esce a marzo 2021. 

Attenzione, è già disponibile il seguito de IL SEGRETO DELLA CURATRICE, con il titolo LA DONNA SENZA NOME.  

LA DEDICA PER I LETTORI

A chi ha il coraggio di credere nei propri sogni.


L’EREDITÀ DI CHRISTINE


LA CARROZZA È PRONTA, STATE ATTENTI AGLI SGUARDI DELLA CAMERIERA

Siete un vulcano pronto a esplodere, siete fragile come un cristallo ma al contempo forte come una piccola barca che resiste alle tempeste più turbolente.

Questa è l’essenza di Christine, la sua evoluzione che nel tormento trova il senso fuggevole del suo passato, e del futuro che si guadagnerà con fiera e giusta sottomissione alla sua natura, ai suoi desideri e alla sua storia. La natura che sboccerà nelle carni di Christine verrà innaffiata di lacrime di paura, di malinconia, di dolore; il seme della libertà spingerà il terreno di un secolo severo con chi non nasce uomo, o ricco. La sottomissione a cui cederà la protagonista non ha nulla di arrendevole: a volte ci si ostina a portare alto il nome di imposizione ingiuste, di consuetudini crudeli, accettate perché la maggioranza delle persone non fa nulla per cambiare le cose. 

Christine crede di aver perduto tutta la sua famiglia: la sorte scoprirà scrigni di menzogne; ciocche di capelli mostreranno riflessi così noti quanto mai immaginati. 

A volte il dolore cambia il nostro modo di dimostrare affetto.

Il gelo sembra avvolgere ogni giornata; il sole resta velato da nubi scaturite da un’infanzia e una giovinezza passate a chiedersi perché non c’è amore nella nostra vita. L’amore però non ha un solo modo per svelarsi e toccarci; le convinzioni di ciò che dovrebbe essere ci privano di ciò che realmente è. Restare incastrati nel sommesso pianto di una vita che non si è avuta è una tentazione forte, avvelenata. 

Il passato in sé non si può cambiare, ma può mutare il nostro modo di vederlo.

La condizione della donna, i diritti dei lavoratori; la crudeltà di una Londra che pare lasciare alle mogli ripudiate solo l’alternativa della prostituzione. Dove pare che la gentilezza non possa albergare tra muri scrostati o strade umide e buie ecco che l’autrice ci mostra quanto nella storia l’amore abbia diversi stratagemmi per tendere le sue mani. La servitù che diviene una famiglia, una madre e un’amica; una sconosciuta che dai suoi occhi profondi ci invita ad un abbraccio sincero. Un cimitero che ci spezza la schiena sotto il peso del dolore ma può anche concederci il lusso del ricordo, dell’elaborazione di un dolore che sa divenire formazione e protezione. 

Ci si può unire al prossimo su inaspettati sentieri: la direzione deve deviarsi in favore dei nostri personali valori. 

Questa storia è sì anche il racconto di una vicenda sentimentale; da qui però prende le suddette deviazioni per narrare quanto il “giusto” si possa celare nelle azioni più inspiegabili per il nostro discernimento; queste azioni possono rivelarsi tutt’altro che facili perché tutt’altro che immediatamente comprensibili a chi vogliamo salvaguardare. 

Un romanzo che parla di donne, di diritti e di famiglie; quest’ultime hanno confini ben più ampi di quanto si possa immaginare nel luogo stretto e fintamente accogliente che è “l’appropriato”.

A volte le idee comuni legano più di un sentimento.

CONSIDERAZIONI

Laura Usai scrive in modo preciso, puntuale: lei stessa ci informa, a fine volume, riguardo le sue ricerche in merito all’Età Vittoriana. Come autopubblicazione, ci troviamo davanti ad un volume che non manca di nulla: biografia dell’autrice, citazione delle fonti ed editing precisissimo. 

L’autrice mi ha comunicato l’intenzione di non creare una trama eccessivamente complessa; L’EREDITÀ DI CHRISTINE è effettivamente una lettura piacevole che si porta avanti senza sforzi. In realtà io credo che questa storia contenga potenzialità che potrebbero creare altri risvolti non dico complessi… ma sicuramente affascinanti. Il profumo dolciastro del romantico avvolge tutte le pagine: magari spero in un seguito che possa dare maggior spazio e lustro alle porticine strette strette che l’autrice ha aperto verso vicende storiche che secondo me avrebbero parecchio da dire. Forse un prequel potrebbe soddisfare la morbosa curiosità che certe rivelazioni possono far nascere in più di un letture. 

Consiglio questo romanzo a tutti gli amanti di Jane Austen, Emily Brontë. Altri riferimenti ad autori ed opere li troverete a fine libro: cosa utile per chi volesse tornare sui passi di grandi scrittori che hanno dato il via a filoni letterari che ancora accompagnano il nostro gusto e le nostre coscienze. 


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