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martedì 6 ottobre 2020

SUSINE E IL DORMIVEGLIA

TOMO I

Nella luce

Di

Bruno Enna e Clément Lefévre

Edito da Tunué (2018)

 

Ph. Francesca Lucidi

GLI AUTORI

BRUNO ENNA

Nato nel 1969, l’Italiano Bruno Enna lavora in noti e prestigiosi contesti come la Walt Disney Company Italia o la Sergio Bonelli Editore.

Nel 1997 debutta sul settimanale TOPOLINO, e collabora a diversi progetti: è da citare la “Trilogia Gotica” che comprende Dracula di Bram Topker, Lo strano caso del dottor Ratkyll e mister Hyde, Duckestein di Mary Shelduck.

Sceneggiatore per le serie tv WinxClub e Monster Allergy, dal 2004 entra a far parte anche della grande famiglia di Dylan Dog, presso la Sergio Bonelli Editore.

Nel 2016, scrive per la casa editrice francese Soleil Coer de papier, disegnato da Giovanni Rigano; e i volumi della storia illustrata da Clément Lefévre Susine et le dormeveil.

Nel 2019 vince il Premio Papersera, riservato agli autori Disney che si sono particolarmente distinti nella loro carriera.

CLÉMENT LEFÉVRE

Nato nel 1978, studia graphic design a Parigi e inizia a lavorare nel mondo della comunicazione. Illustratore autodidatta, approda nel mondo della letteratura per ragazzi solo 2009.

Riesce a diffondere le sue opere a livello internazionale collaborando con case editrici come Soleil, ETnbsp, Threshold Youth, Chocolate. In italia pubblica con Tunué anche La spaventosa paura di Epiphanie Frayeur, oltre al frutto della collaborazione con Bruno Enna Susine e il dormiveglia.

Attualmente lavora a tempo pieno come autore e illustratore. Partecipa altresì a numerose mostre presso gallerie in Francia e altri paesi del mondo.

 

SUSINE E IL DORMIVEGLIA

Nella luce

STRUTTURA E CENNI SULLA TRAMA

Susine è un ricco albo illustrato di grandi dimensioni. La copertina rigida presenta un piatto anteriore interamente illustrato: è già una porta, una vista improbabile su un mondo straordinario. Gli elementi che circoscrivono una serie di personaggi assurdi sono gli accenni degli occhi di susine e della sua mente, della sua testa che sarà il portale per un viaggio assai particolare; nella parte superiore possiamo riconoscere i tratti di un gufo o di una civetta, interpretati in senso antropomorfo: quell’accenno di volto presenta quello che sarà lo psicoterapeuta di Susine… questo è un viaggio all’interno di una mente, di un inconscio. Chissà che questa sia la chiave per la comprensione della storia.

All’interno c’è tutto il mondo illustrativo: aperture che sono paesaggi; spot che presentano capitoli, protagonista e personaggi/oggetti; passanti che abbracciano le doppie dimensioni e accompagnano il testo presentando ogni cosa che accade, ogni cosa che Susine vede. I colori sono prorompenti, su toni caldi e associazioni niente affatto realistiche.

La storia è raccontata come reale dal punto di vista di chi ha vissuto davvero il DORMIVEGLIA. È Susine che racconta, una protagonista che, però, non è più bambina ma si proietta in un ricordo, in una visione a cui siamo invitati.

«Ricordo che, a quel tempo, vivevo al 12 di Rue de Cauchemars, non avevo

Il cellulare e potevo giocare solo per mezzora con il Ds Lite. Ricordo anche che,

quando dicevo “cacca” tutti ancora ridevano.

La mia camera era una stanza-da-figlia-unica, piena di cose di cui non mi va di parlare.

E comunque, a me interessavano solo i cappelli i berretti, i tubi di plastica morbida e lo scotch! Con un buon rotolo di scotch per me era facile costruire

un nuovo Coprizucca Canalizzatore

Nel Prologo ci vengono introdotti elementi che anticipano il secondo Tomo, e ci spiegano come esistano due “mondi” nel Dormiveglia: il Mondo di Prima, leggero; e il Mondo di Dopo, pesante.

Molta importanza hanno le luci e le ombre… e non a caso il tomo primo si intitola Nella luce. Ma questo lo capiremo tra poco.

Susine è una bambina sola, socializza poco e i genitori la lasciano spesso da sola… così presi dal lavoro e dalla loro personale faida da perpetrare l’uno contro l’altro. L’unica figura che sembra calmare e tenere attaccata Susine ai sentori del reale è la nonna. Purtroppo, la sorte ha in serbo una brutta separazione per la piccola… e questo cambierà tutto.

Susine è una bimba particolare e la soluzione più semplice sembra quella di inviarla di filata da uno psicologo. Fortunatamente la scuola ne ha uno bello e pronto. Le cose non sembrano cambiare molto, fino al giorno in cui il caso si adopera di nuovo con strane carte ruvide e “macchiate” che compaiono sulla scrivania dello psicologo di Susine. La curiosità della piccola mette in moto un meccanismo di gesti, sensazioni e percezioni: uno dei misteriosi cartoncini mostra “chiaramente” un Coprizucca Canalizzatore. Per costruirne uno non servono oggetti molto complicati, per il collegamento occorre un televisore, spento.

Ph. Francesca Lucidi

Susine partirà.

La piccola è disarmata davanti a una realtà completamente diversa, ma con sé porta qualcosa di molto prezioso: i racconti che gli narrava sempre la sua cara nonnina, il cui odore riusciva sempre a sentirsi addosso.

Susine capisce subito di essere arrivata nel misterioso mondo del Dormiveglia di cui gli aveva parlato la nonna… quando ancora c’erano le orecchie: sì, la nonna era stata chiara sul fatto che in quel posto si è sospesi tra il buio e la luce e lo spazio è così affilato da poter tagliare le orecchie!

Se in questa altra realtà le lacrime di Susine possono sciogliere una sabbia assai infastidita, e il mare non è proprio un mare normale, la gente qui può anche EVOLVERSI, e come? Essendo felice.

Il regno è governato da una misteriosa Regina delle Lacrime, e Susine attira subito l’attenzione perché lei ha un’ombra, che non sa affatto di liquirizia. Nella luce le “persone” non hanno un’ombra, e il fatto che Susine ne abbia una ben visibile e che non ha sapori di nessun tipo… fa sì che la piccola venga chiamata, nientemeno, al cospetto della Regina.

Il viaggio comprenderà un treno che non va su terra, e passeggeri mezzi persona e mezzi qualunque altra cosa. Bisogna pagare il biglietto e un uomo senza testa che vende teste da passeggio sarà molto gentile con Susine. Un minuscolo palombaro e uno zombie da corsa la accompagnano… ma restare troppo nella luce può far ammalare la tua ombra!

La piccola compie il suo primo viaggio, accompagnata dalle storie della nonna, e scopre anche di saperne raccontare di sue… con effetti assai particolari!

Ora non posso dirvi troppo altrimenti potrei perdere le orecchie! Sta a voi procurarvi un Coprizucca Canalizzatore. E magari un biglietto, senza doverlo chiedere a qualcuno senza testa che potrebbe essere nel pieno di una terribile emicrania!

COME È RACCONTATA LA STORIA?

STILE, SUGGESTIONI E VALUTAZIONI

Il linguaggio utilizzato è molto semplice, il tutto a bilanciare perfettamente la storia assurda, surreale, piena di stimoli immaginativi ed illustrazioni esplosive e ipnotiche.

André Breton, il redattore del Primo Manifesto Surrealista del 1924, sarebbe probabilmente un grande fan di questo albo illustrato. Se il Dadaismo aveva accentuato e promosso all’estremo il collage del reale con scomposizioni e riassemblamenti inusuali, ecco che il Surrealismo porta la rivincita sul reale e le regole dell’arte a un altro livello. Le immense scoperte fatte da Sigmund Freud sull’inconscio, e tutto ciò che sappiamo, vengono prese come punto di partenza per la liberazione dell’Inconscio, del sogno, di una realtà “altra”, non meno importante, anzi. La rivincita del soggettivo, iniziata con il Simbolismo, esplode e abbatte il muro verso le dimensioni nascoste dell’altrove psichico, percettivo e visivo.

Ph. Francesca Lucidi

Susine è una continua associazione di oggetti e tratti comuni reinterpretati nella plasmazione di figure che non esistono ma che esistono e persistono perché Susine le crea, le vede e le vive. Non è un caso che io abbia citato i principi del Surrealismo quando in questo albo troviamo una bambina che va dallo psicologo e vive una realtà complicata da cui chiunque vorrebbe fuggire. Il Dormiveglia è reale? Ma che domanda è mai questa? Lo è. Ciò che ci sembra di ascoltare quando ancora non siamo svegli del tutto noi lo ascoltiamo con le orecchie, il nostro mezzo di percezione che in comunicazione è il più collegato alla ragione: il canale uditivo è il privilegiato delle persone “superlogiche”. La vista è solo qualcosa che serve a chi vive di immagini; le sensazioni come il gusto, l’olfatto e le emozioni sono, invece, ciò che più tocca complessivamente… e nell’albo in oggetto troviamo tutto; ricordate che le ombre hanno un gusto?

Pensate che un albo illustrato sia fatto di colori belli e una storiella? No! Un Albo è un mezzo di comunicazione che implica una grande conoscenza dei meccanismi comunicativi. Ricordate che l’uomo comunica finché vive, e capire come ciò accade è una pratica istintiva ma anche un’arte fine ed elaborata. Non a caso il nostro illustratore ha lavorato tanto tempo proprio in questo campo.

Non è da sottovalutare l'aspetto metanarrativo di SUSINE, in cui narrare può scatenare metamorfosi visibili che sono la manifestazione esteriore di ciò che accade all'interno di chi racconta e di ascolta una storia; ovviamente nell'inconscio/dormiveglia le cose vanno un pò al contrario...

Ph. Francesca Lucidi

Susine può affascinare i piccoli, comprendere i giovani speciali che non si riconoscono nella realtà che sembra decapitare ogni slancio inusuale; può anche essere un mezzo di studio o di liberazione per gli adulti che, come i genitori di Susine, hanno perso le orecchie! Ma queste orecchie si perdono vagando tra i mondi percettivi o stando a bisticciare sul pavimento normale di una quotidianità “reale” dove nessuno si prende cura della propria ombra?

Ringrazio la Casa Editrice Tunué, di cuore.


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Grazie e buona lettura!