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domenica 5 febbraio 2023

LA NOSTRA CASA

di 

SIMONA CAPONE

Ph Francesca Lucidi

  • Anno di Pubblicazione 2020
  • Edizione 1°
  • Editrice AUTOPUBBLICAZIONE
  • Prezzo di copertina €10,39
  • Copertina flessibile
  • Lunghezza stampa 196 pg.
  • LINK ALL'ACQUISTO QUI

DALLA DESCRIZIONE SU AMAZON

“La nostra casa era uno di quei luoghi in cui sia il tempo che lo spazio si arrestavano, proliferando in un oceano di oppressione e violenza e questo, Amalia lo ricordava bene. Adesso che aveva l’età giusta per riflettere razionalmente, pensava spesso a quella casa come faceva fin da bambina, prima che un incidente spazzasse via ogni cosa, lasciandole soltanto la rievocazione sbiadita di quelle giornate, fatte di preghiera e solitudine.”

TEMI

Un ricordo sospeso nei capogiri di un trauma che si cela volendosi, però, far scoprire e riconoscere. La storia di una casa e dei suoi dolori attraverso memorie raccontate da altre memorie; personaggi tormentati che nella mente della giovane Amalia tornano in vita tra urla, silenzi e preghiere strette tra i denti. Un lamento nervoso perenne, un tragico evento da cui gli altri hanno tentato di sottrarre Amalia; ella però è ancora in quella casa, e in una cantina colma di buio e sussurri. 

Presenze schive che si allontanano e poi si avvicinano, visioni sfocate della storia di una famiglia spezzata dalla colpa. La religione vissuta non come pace ma come una malattia del corpo e della carne; la fede come il mezzo per sopravvivere tra la violenza e i frutti del libero arbitrio che non conosce remissività. 

Una bambina piange disperata, un’altra sta chiusa tra assi marce; una madre rigata dal sangue della rabbia e del peccato. Una storia in cui incontrare spettri che avranno il volto di chi è sempre stato lì. 

AVVICINIAMO UNA LUCE SUL VISO DI QUESTA STORIA

"Poteva a volte paragonarsi a quella luna, fredda e sola in quel cielo in cui le stelle sfrecciavano lontane da lei. E nuovamente ricordava che la sua esistenza era sempre stata nel passato e in quella luce che, un tempo, era stata la sua unica guida."

Due ricordi che si stagliano davanti al lettore come apparizioni insistenti: le parole di Amalia e il racconto di un narratore che sta con noi e ci porta indietro. Un’atmosfera opprimente, un presente che potrebbe lasciarsi vivere con spensieratezza se solo Amalia comprendesse che la sua affezione per la “nostra casa” non è altro che un trauma che ha portato il buio. La giovane, dopotutto, è cresciuta nel buio dove sovente la madre la rinchiudeva in un castigo confuso e senza motivi chiari. Protezione? Punizione? Amalia sa solamente che era una bambina allegra, una creatura curiosa e coraggiosa. La piccola sapeva immaginare, cantare e danzare. Però era anche brava a sentire e scovare nell’oscurità. Gli “altri” si facevano sentire… “i peccati dell’uomo” diceva la mamma, e solo la preghiera può fare scudo, portare luce. Amalia è scontrosa e cupa, però sa anche commuoversi sui petali di una rosa, quel fiore bellissimo che le ricorda la mamma che non c’è più. 

I ricordi di Amalia però non sono teneri, sono brucianti di dolore e domande. La zia che l’ha presa in casa cerca di nasconderle verità che però si mostrano in numerosi indizi quotidiani, che strisciano tra i piedi di Amalia come scarafaggi: simili a quelli che anni prima uscirono dalla sua bambola. 

Piccoli sgraziati amici che si nascondono negli armadi e prendono il tea seduti con noi; ombre che corrono e si rivelano in occhi scavati e abiti consunti. Fantasmi? Gli “altri” si mostreranno… lo capirete.  

CONSIDERAZIONI

Le descrizioni minuziose vengono da mani delicate che si percepisce abbiamo preso ogni oggetto, abbiano toccato ogni superficie, anche se solo con la forza della mente creativa. L’autrice è delicata e ha un timbro d’altri tempi anche se la storia porta verso un finale che riesce a superare le conseguenze che il lettore si illude di aver lì pronte e scontate.

Uno stile elegante e ricercato per un romanzo che vibra delle passioni dell’autrice. L’intento si mostra subito nella tessitura di un fraseggio complesso che a volte sfugge alla sua creatrice, ma ciò non compromette affatto la godibilità del libro. 

 L’idea è originale e ambiziosa; furba nei suoi intenti raffinati celati in una trama che riesce a stupire. L'unico momento di smarrimento è stato dovuto all’assenza di coordinate: è vero che il ricordo sta sospeso nel tempo e lo spazio… ma è anche vero che il lettore vorrebbe essere accompagnato nella sua immaginazione. Non sappiamo in che epoca o in che luogo ci troviamo. I pregevoli particolari che l’autrice dipinge, con la leggiadria di cui abbiamo già parlato, non sono supportati da uno sfondo dichiarato. Simona ha il pregio di essere umile, di sapere ascoltare. Mi ha comunicato che determinate perplessità le sono state già espresse, spero che le osservazioni ricevute le saranno utili per cesellare sempre più il suo tocco distintivo.

  • LETTURA CONSIGLIATA AGLI AMANTI DEI MISTERI E DELLE VECCHIE CASE OSCURE E SUSSURRANTI. 

È già disponibile il secondo capitolo della storia: seguite le indicazioni qui di seguito per trovare i libri dell'autrice. 

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